Figli indomabili e burnout genitoriale: facciamo il punto?
Quante ne sentiamo su questi poveri figli nostri! Sono rimbambiti. Li ho sentiti anche chiamare “Rim…Bambini”. Non stanno attenti, non sono capaci di stare fermi. Per me, invece, stanno fin troppo fermi! Non sono capaci come lo eravamo noi. Noi andavamo a fare la spesa soli, a nove anni, questi invece: gli passa un camion davanti e non lo vedono, anche se quando giocano, a monitor vedono pure la mosca volare! Grazie, vivono con la testa nei dispositivi perché se vi ronzano intorno magari sentono pure dire “stai zitto, sto lavorando!” Vogliamo fare il punto, un attimo? Pensate che siamo addirittura al cosiddetto “Burnout genitoriale”, cioè un intenso esaurimento emotivo che porta alla logorazione, fino al distacco dai propri figli perché ci si sente insicuri delle proprie capacità di educatori.
Che dramma! L’idea di scrivere un blog per sostenere i miei corsisti del #MetodoFormicola, mi è venuta quando una mia amica, vedendo i miei figli collaborativi, felici e disponibili, ha sbarrato gli occhi come se avesse visto delle perle rare. I miei tre figli lo sono, per carità, ma l’educazione non nasce da sè, non è dote innata. Quella si costruisce giorno dopo giorno senza paura di sbagliare, con la consapevolezza di partecipare al cambiamento del futuro! “Futuro”, una parola importantissima: riguarda il tempo che verrà e soprattutto gli avvenimenti che in esso si succederanno! Pensate, da voi e dunque, dai vostri figli dipendono cose veramente importanti. C’è una cosa che non capisco: quando lavorate, state facendo cose importanti e non potete essere disturbati. Quando uscite in famiglia, però se squilla il cellulare per lavoro rispondete dicendo “E’ importante!” Chiedo scusa, ma perché la definizione di importanza riguarda solo il lavoro? E perché poi fuggite dal lavoro solo se vi chiamano dalla scuola per dirvi che vostro figlio non si sente bene!? Continuo a non capire perché l’importanza dei vostri figli coincide spesso, se non sempre, con il concetto di urgenza! Non va bene! L’esaurimento, appunto il così detto Burnout, intanto dipende dalla gestione contemporanea di task che non sono nemmeno afferenti allo stesso ambito. Si parla di lavoro a telefono (se non addirittura si svolgono call), mentre si fa spesa.
Risultato: dimenticate il latte, non passate la tessera sconti e dite cose che se foste stati concentrati non avreste mai detto! Triplo danno: forse perdete il lavoro o quanto meno dall’altra parte penseranno che i “rimbambiti” siete voi, inoltre avrete perso tempo perché dovrete scendere di nuovo a comprare il latte e infine, avete pure perso soldi e punti sulla tessera del supermercato! Complimenti, bel centro! Naturalmente, se siete bravi, viceversa: avrete gestito al meglio la call e sarete stati brillanti, avrete comprato il latte e avrete pure passato la tessera in cassa, ma immaginate quanto stress avete dato al vostro cervello?! Al ritorno a casa, sarete schizzati come furie al punto di far rotolare con un urlo chi vi chiede soltanto a che ora si mangia! Così non va. I rimbambiti siamo noi e l’esaurimento non dipende dalle povere creature che per avere l’attenzione devono sentirsi male a scuola così un genitore li riprende li porta a casa e preoccupato chiede come sta.
La verità è un’altra. I genitori di oggi sono assenti perché stremati dal sistema. Avete ragione, ma per carità non prendetevela con i figli. Leggete le conseguenze della vostra assenza sul “Futuro” dei vostri figli, dopo aver capito “consapevolmente” qual è il significato di “Futuro”!
1. Mancanza di fiducia in loro stessi
2. Paura dell’intimità per paura del distacco
3. Distanziamento emotivo
4. Narcisismo
5. Egoismo
6. Abuso di sostanze che creano dipendenza
7. Bassa autostima
…e per finire 8. Mancanza di identità!
Ma per favore, non arriviamo al punto di dover vedere l’immagine di un cancro sul pacchetto di sigarette per capire che bisogna smettere! Smettete subito di vivere nello stress, di gestire le cose in multitasking. Ormai, è anche fuori moda. Si sa che fa male e davanti a voi devastate la cosa migliore che c’è al mondo. Il futuro dei vostri figli!
Intanto, finita la predica vi do una dritta subito. Documentatevi sui 4 quadranti di Covey. Ci sono cose importanti e non importanti. Cose importanti, ma non urgenti e addirittura cose urgenti ma non importanti.
Farete già subito un passo avanti, ma se volete bene a voi stessi e ai vostri figli, se davvero amate la vostra famiglia e desiderate guadagnare di più, senza arrampicarvi sugli specchi dimenticando il latte, spendendo più soldi in spese scellerate e trascurando i vostri figli, beh…allora vi aspetto in formazione! Il #MetodoFormicola, ormai sperimentato da oltre vent’anni, rende la gente più ricca…e non solo nel portafogli! Passo e chiudo. Termino la predica e vi auguro, con tutto il cuore molta serenità! Non sprecate la vostra vita. È un’opportunità e in formazione vedrete che se si manifesterà lo farà abbastanza rapidamente.
Ps: ringrazio la mia amica perché mi ha aperto gli occhi su cose ovvie per me. Per lei era fuori tempo vedere i miei figli, tornare a casa, togliersi le scarpe, riporre le loro cose, lavarsi le mani e correre in cucina per preparare insieme la cena, chiacchierando sulle esperienze della giornata… Sappiate: la famiglia del mulino bianco, in un certo senso, esiste se si imposta bene il lavoro, perché di lavoro si tratta, quello più importante: fare il genitore!
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