Nomadi digitali: oltre 35 milioni di persone lavorano da remoto girando il mondo
Oggi apro il mio blog da Tenerife, la magica isola delle Canarie dalla quale vi sto scrivendo. Ho appena finito di lavorare e, con una gioia immensa, che quest’isola trasmette a me e alla mia famiglia, commento con voi il risultato di uno studio condotto da Bluepillow, motore di ricerca globale di alloggi sul nomadismo digitale. Dallo studio emerge che oltre 35 milioni di persone sono nomadi digitali! 35 milioni! Avete letto bene! Una popolazione che potrebbe riempire e costituire una nazione a parte!
Ma cos’è il nomadismo digitale? E’ un trend sviluppatosi negli ultimi anni, soprattutto dopo che la pandemia ci ha fatto sperimentare che si può lavorare benissimo anche se fisicamente lontani. Fare un lavoro da “remoto” significa, appunto, collaborare fisicamente distanti, da diversi luoghi del mondo, sfruttando le potenzialità di Internet.
Oggi, oltre 35 milioni di persone lavorano da remoto guadagnando, in media, 1600 euro al mese e questo trend è sempre più in crescita. La nazione dei nomadi sarebbe la 38esima nel mondo non solo per numerosità della popolazione, ma anche per ricchezza pro capite! Sono numeri molto incoraggianti ed è incoraggiante anche la loro adattabilità. Basta dare uno sguardo a questi numeri per capire come i lavoratori in giro per il mondo siano avvezzi a cambiare continuamente la loro dimora e come stiano gradualmente cambiando le loro abitudini. I’11% di questi dichiara di restare in una località almeno 2 mesi, il 12% di trattenersi almeno 3 mesi e il 50% invece non resiste più di 4 settimane nello stesso posto! Questi super nomadi scelgono per lo più hotel o chiedono ospitalità ad amici e parenti!
Che rivoluzione, che rivoluzione! Quella che, durante le sessioni del #MetodoFormicola, abbiamo ampiamente anticipato, smontando ogni stereotipo legato alla stanzialità della casa di proprietà e del “posto fisso”. La vita è…fare esperienze, collezionare bei momenti e completare l’album stando a casa sul divano a vedere i film, che gli altri invece vivono, magari scrollando i social, dopo una giornata di lavoro senza tregua, chiusi in 4 mura. Tutto questo non ripaga signori, non ripaga! Cambiate tutto e pensate quante spese, anche loro fisse, mangiano il vostro stipendio per ridurvi alla pizza del sabato sera. Il mio consiglio, mentre ho davanti una delle cartoline più belle al mondo, è quello di sovvertire ogni abitudine purché vi viviate la vita che veramente meritate di vivere, mettendo in equilibrio famiglia, professione e interessi personali.
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